Legge bilancio 2025: taglio del cuneo fiscale e Ires premiale

legge bilancio 2025

Per favorire una maggiore equità fiscale e ridurre il peso delle imposte sui lavoratori dipendenti, con la Legge Bilancio 2025 sono state introdotte importanti novità in ambito tributario. Tra queste spiccano le modifiche alle aliquote IRPEF e l’aumento delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente, con particolare attenzione a chi percepisce redditi medio-bassi. L’obiettivo è garantire un sistema fiscale più sostenibile, che sostenga il potere d’acquisto delle famiglie e incentivi la partecipazione al mercato del lavoro.

Una delle misure più significative è il taglio del cuneo fiscale, che comporta una diminuzione dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori. Già introdotta in passato come misura temporanea, questa agevolazione diventa ora permanente, interessando sia il settore pubblico che quello privato.

Con la conferma del taglio al cuneo fiscale e l’estensione ai redditi fino a 40 mila euro, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha prospettato dei benefici per ulteriori 3 milioni di contribuenti: “il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi tra i 32.000 e i 40.000 euro”.

Le nuove aliquote Irpef della Legge di bilancio: gli scaglioni

La Legge di Bilancio 2025 stabilisce in via definitiva la riforma delle aliquote IRPEF, riducendole a tre scaglioni. Questa revisione, già avviata nel 2024, include l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito, con l’applicazione dell’aliquota del 23% per gli imponibili fino a 28.000 euro lordi, ampliando così la soglia rispetto al precedente limite di 15.000 euro.

Ires premiale: i beneficiari

La Manovra introduce la cosiddetta Ires premiale: tale misura prevede il taglio dell’aliquota Ires dal 24 al 20% sul reddito d’impresa dei soggetti Ires per la sola annualità del 2025. I soggetti beneficiari della riduzione sono le imprese che reinvestono l’80% degli utili, di cui almeno il 30%per investimenti in beni 4.0 e 5.0, e che assumano l’1% di lavoratori in più.

Escluse, invece, società ed enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a procedure concorsuali di natura liquidatoria, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 o che determinano il proprio reddito imponibile, anche parzialmente, sulla base di regimi forfetari.

 

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